Chi siamo

Siamo un gruppo di cittadini che, come altri nel nostro paese, crede nell’importanza di un corretto funzionamento del sistema giudiziario. Dal caso Tortora in poi, la storia italiana recente dimostra che gli errori giudiziari sono non solo possibili ma, in talune circostanze, persino probabili. Particolarmente vulnerabili ci appaiono, in questo contesto, gli accusati di abusi sessuali contro l’infanzia.

Nessuno nega che la pedofilia sia un realtà grave che va contrastata con tutta l’energia possibile. Tuttavia, non è accettabile che, di fronte all’orrore che suscitano questi crimini, venga sacrificato il principio della presunzione di innocenza – ovvero la base stessa dello stato di diritto e della convivenza civile.

Eppure ciò è già accaduto, e continua ad accadere, in casi come quelli di Rignano Flaminio, in cui l’isteria prevale, gli indagati sono processati e condannati dai media ancora prima che si concludano le indagini, e la loro vita (oltre a quella dei bambini presunti abusati) è danneggiata irreparabilmente nonostante l’assenza di riscontri oggettivi non solo della loro colpevolezza, ma anche del reale verificarsi dei fatti di cui sono accusati.

Questi casi non sono rari. Come documentato da più parti, anche in Italia come negli Stati Uniti e in altri paesi europei, dagli  anni Novanta assistiamo a una crescente ondata di accuse contro gli operatori della scuola. Frequenti sembrano essere anche i casi di falsi abusi nelle cause di divorzio.

Crediamo che questo sia un fenomeno pericoloso, che attenta alla nostra libertà di cittadini e che deve essere contrastato promuovendo una cultura della razionalità nella giustizia. Il sonno della ragione genera mostri, ed è anche da questi mostri che vogliamo difendere la nostra società e i nostri figli.

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